Astigmatismo infantile: sai come affrontarlo?
⏱️ 03:10 MINUTI DI LETTURA
Cos’è l’astigmatismo?
L’astigmatismo è un errore di rifrazione piuttosto diffuso che riguarda ormai anche il pubblico più giovane. Si manifesta provocando una visione offuscata o distorta a qualsiasi distanza.
Nei bambini più piccoli vi è una minore consapevolezza di cosa sia una “visione corretta” quindi difficilmente potremmo ricevere da loro feedback utili a diagnosticare l’astigmatismo.
Come si presenta la struttura di un occhio astigmatico? Anzitutto la curvatura naturale della cornea o del cristallino presenta una forma irregolare. Solitamente sono entrambe perfettamente concave, con una curvatura sferica costante su tutto l’occhio. Quando la curvatura è ovalizzata la visione risulta sfocata a qualsiasi distanza si indirizzi lo sguardo. Nell’occhio “normale” vi è un solo punto sulla retina di messa a fuoco, mentre sull’occhio affetto da astigmatismo vi sono differenti punti di messa a fuoco.
Quali sono le cause dell’astigmatismo?
Le cause dell’astigmatismo non sono del tutto chiare, ma si ritiene che primo fattore importante tra tutti sia sicuramente il fattore genetico, quindi l’ereditarietà. I figli di genitori astigmatici avranno una maggiore probabilità di sviluppare tale patologia, che quindi risulta congenita. Un altro fattore importante e indipendente dall’ereditarietà è il trauma che l’occhio può subire a causa di lesioni, interventi o infezioni.
Come ci accorgiamo che il bambino soffre di astigmatismo?
Ci sono dei comportamenti che possono allarmare il genitore circa la possibilità di questo disturbo visivo. Vediamo nel dettaglio quali:
Se il bambino fa fatica a concentrarsi sulle parole stampate o
- Tende a ridurre la distanza dal monitor mentre guarda la tv, cercando di migliorare la messa a fuoco
- Sperimenta una sensazione di prurito e di affaticamento degli occhi
- Soffre di mal di testa ricorrenti
- Presenta un arrossamento della sclera
- Ha continui capogiri
- Piega la testa per cercare un miglior comfort visivo
Cosa fare quindi?
La prima cosa da fare è portare il bambino dal medico oculista in corrispondenza dell’inizio della scuola materna, e comunque prima dell’inizio della scuola elementare: in questo modo il bambino potrà abituarsi all’occhiale prima di affrontare l’intenso lavoro prossimale quotidiano. Il consiglio migliore è quello di non aspettare mai l’insorgere di qualche comportamento anomalo per rivolgersi all’oculista, ma di prevedere uno o più controlli durante la fase di crescita.
Come viene corretto l’occhio astigmatico?
Con l’uso di lenti toriche. Queste lenti speciali hanno una capacità di correzione specifica su entrambi i meridiani in maniera differente, correggendo solo quelle zone in cui la messa a fuoco NON cade sulla retina, cosa che avviene normalmente in un occhio sano.
Le lenti toriche possono essere anche fotocromatiche, così il bambino può giocare in tutta sicurezza sia in casa che alla luce del sole, senza dover pensare di cambiare gli occhiali a seconda della situazione. In questo caso il vantaggio sarà anche il risparmio su ulteriore occhiale da sole.
Nelle forme più lievi l’astigmatismo si può anche far retrocedere attraverso esercizi oculari che aiutano al miglioramento, se non alla scomparsa quasi totale della patologia.
Questi esercizi vengono prescritti dopo un attento esame della vista e si basa sui risultati di alcuni test. La terapia di solito prevede:
- Una parte di esercizi per gli occhi
- Uso di lenti o di filtri speciali
- Applicazione di occlusori sull’occhio
- Programmi stimolanti specifici al pc
Di solito vengono prescritti ai più grandi per la costanza che possono già essere in grado di sviluppare, ma non è così difficile oggi abituare un bambino o un ragazzo, data la semplicità di tali accorgimenti.
Con l’astigmatismo si può convivere tranquillamente, non essendo un disturbo visivo invalidante. L’importante è affidarsi a controlli periodici presso un oculista di fiducia, in grado di fornirci uno strumento ottico con requisiti di alta qualità e precisione.