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In questo blog ci concentriamo sul meraviglioso lavoro svolto da chi di occhi e occhiali se ne intende, ovvero i specialisti della vista. Vogliamo omaggiare tutti coloro che hanno studiato e che continuano a contribuire fornendo soluzioni visive pratiche e sicure per tutti. Sono oculisti, ortottisti, optometristi e ottici.

Quello che renderemo chiaro è a chi bisogna rivolgersi in base alle necessità. Per ogni situazione ci sono figure specifiche che NON devono essere confuse o credute sostituibili per formazione, esperienza e strumenti utilizzati.

Soprattutto, è importante sapere a chi rivolgersi dopo una visita oculistica, una volta definiti i parametri visivi a cui fare riferimento. Non è MAI sufficiente essere solo un venditore di occhiali per consigliare ed assistere i clienti in un negozio di ottica. Bisogna prima di tutto conoscere la materia, averla studiata e aver fatto tanta esperienza per identificare, tra i diversi disturbi visivi che una persona può avere, la soluzione migliore. E ciò cambia da persona a persona a seconda dell’età e delle abitudini. Insomma, è importante affidarsi ad un specialista che, conoscendo molto bene questi aspetti, sia in grado di percepire il risultato finale.

Vediamo ora nello specifico le diverse figure professionali.

OCULISTA

È il medico degli occhi. È un professionista laureato in Medicina e Chirurgia con abilitazione e attestato di specializzazione in oculistica. Si occupa di quegli aspetti legati a prevenzione, diagnosi e trattamento sia medico che chirurgico di patologie del sistema visivo e annessi, della correzione di vizi refrattivi, strabismo e motilità oculare, glaucomi e malattie neurologiche legate sempre alla vista, sia nell’età infantile che adulta. Si definisce anche OFTALMOLOGO e conosce qual è l’impatto dei diversi farmaci assunti sul sistema visivo e gli effetti collaterali che ne possono derivare. È la figura abilitata ad eseguire profilassi e diagnosi di malattie, redazione di referto medico e prescrizione su apposita ricetta medica oculistica delle lenti per occhiali, lenti a contatto, colliri e riabilitazione visiva.

ORTOTTISTA

Definito come professionista sanitario, braccio destro del medico oculista, laureato in ortottica e assistenza oftalmologica. Si occupa di riabilitazione visiva ed esecuzione di esami strumentali fondamentali nel corso della visita oculistica, fino all’assistenza del chirurgo oculista in sala operatoria. Non essendo un medico le diagnosi e le indicazioni farmacologiche non gli competono, ma collabora gomito a gomito con colui che ne tratta.

OPTOMETRISTA

È un professionista non-medico che ottiene tale qualifica dopo gli studi universitari di tre anni. È un esperto di rifrazione e conosce i meccanismi che strutturano la capacità visiva, intesa come focalizzazione e percezione di spazio e coordinamento tra i due occhi. Si occupa dell’analisi visiva, ne scopre i difetti, prescrive lenti per ogni tipo di ametropia e prismi. Svolge la sua attività nel campo dell’ottica fisiologica, individuando i parametri necessari per la scelta dello strumento più opportuno per consentire al paziente di ripristinare la normale capacità visiva. Non può in nessun caso prescrivere farmaci o emettere diagnosi.

OTTICO

Si diventa ottici dopo cinque anni di studio in un istituto professionale superiore o per chi avesse già conseguito il diploma frequentando un corso dalla durata biennale con abilitazione finale. L’ottico si occupa della progettazione, realizzazione e/o vendita al cliente finale di occhiali, lenti e lenti a contatto in base alle singole esigenze del cliente, definite dal medico oculista. L’ottico aiuta nella scelta della montatura, ne regola il telaio per adattarlo al meglio al viso del paziente. Non può però prescrivere terapie mediche o farmacologiche per le patologie oculari e non può eseguire visite oculistiche.

L’ottico, così come l’optometrista, ha una conoscenza approfondita dei materiali utilizzati per la produzione di montature e lenti, ed è in grado di suggerire con cognizione di causa la scelta migliore in relazione al disturbo visivo che si deve risolvere. Inoltre, nel corso degli anni e con il formarsi della sua esperienza è in grado di intervenire per riparare o rimettere in forma le montature che per cause esterne (piccoli incidenti) si rompono o si stortano. Conosce le caratteristiche fondamentali da prendere in considerazione per ogni singolo cliente quando bisogna scegliere la montatura e quando vengono montate le lenti, calibrando bene tutti i parametri.

specialisti della vista_ottico_oculista

Quindi, grazie all’oculista e all’ortottista si individua il problema e si comprende come risolverlo (interventi chirurgici e riabilitazione), dopodiché con l’ottico e l’optometrista, grazie alla loro abilità operativa, si torna finalmente a vederci bene. Le variabili che l’ottico e l’ortottista devono esaminare per realizzare un occhiale finito sono veramente tante e tutte molto importanti, tanto da non poter essere lasciate al caso o essere elaborate in maniera approssimativa.

Facciamo qualche esempio pratico

Un ruolo importante lo giocano le aste che devono appoggiare bene sulla testa. Bisogna considerarne la lunghezza perché se troppo lunghe possono rendere instabile la montatura e sporgere all’esterno, e se troppo corte le lenti assumeranno poi un’inclinazione non ottimale. È fondamentale considerare la piegatura della parte terminale per evitare pressioni elevate che creerebbero fastidi e/o dolore. Il terminale dovrà avvolgere il padiglione auricolare o la curvatura della testa. Così agendo, la montatura risulta stabile e confortevole. In caso contrario l’occhiale tenderà a scivolare creando una situazione di grande stress nel lungo periodo. L’ottico e l’optometrista questi parametri li conoscono e li sanno gestire molto bene, ma bisogna essere preparati per poter procedere con la modellazione della montatura.

Poi c’è da valutare anche il ponte o naso, che è la parte centrale del frontale e stabilisce l’appoggio nasale della montatura. Ogni persona a seconda dell’importanza e della forma del naso dovrà curare questo aspetto prediligendo una misura piuttosto che un’altra. Ci sono anche altri parametri come l’angolo pantoscopico o il grado di avvolgimento della montatura che servono a dare la giusta inclinazione all’occhiale in modo che le lenti correttive mantengano, nei confronti del bulbo oculare, una equa distanza e permetta alle stesse di agire uniformemente.

Consiglio.

Quante cose da tenere in considerazione!? Ecco perché suggeriamo sempre di acquistare occhiali e/o altri dispositivi visivi in negozi con personale altamente qualificato, dove trovate SEMPRE un professionista a vostra disposizione.

Noi consigliamo a tutti di acquistare in negozi specializzati, e non in catene low cost che ti offrono sconti, omaggi, 3×2, e promozioni senza scadenza. Perché spesso ciò che ti scontano è la qualità sia dei materiali che dei servizi, ma soprattutto ciò che non paghi è la mancanza di formazione nel personale che ti segue. Facciamo un esempio pratico: il tuo medico di fiducia ti invita ad eseguire degli esercizi posturali ben precisi per risolvere il dolore acuto che hai alla schiena. Ti fideresti se ti seguisse la/il receptionist della palestra che hai scelto? O cercheresti di farti seguire da un fisioterapista o un istruttore qualificato?

In conclusione, lo diciamo ancora una volta, affidiamoci soltanto a chi di occhiali e lenti se ne intende. Anche perché molto spesso anche all’interno di negozi altamente specializzati ci sono promozioni e offerte create su misura per il cliente, con la sicurezza in più di essere seguiti da una squadra di professionisti in grado, non soltanto di consigliare, ma anche di intervenire nel momento del bisogno.

Ora che tutto è più chiaro, siamo noi a scegliere da che parte stare per la salute dei nostri occhi.

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specialisti della vista_optometrista

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L’estate è arrivata, e con essa anche la voglia di vacanza e di relax. Ci sentiamo subito pronti per una nuova avventura al mare o in montagna, in piscina oppure al lago.

MA OCCHIO AGLI OCCHI!

Non perdiamo di vista (appunto😉) tutti i piccoli trucchi e rimedi per vivere la vacanza appieno e liberi da eventuali fastidi.

Come affrontato nei blog precedenti, spesso siamo abituati a proteggere la nostra pelle con creme o indossando indumenti appropriati, nascondiamo la testa sotto al cappellino e ci mettiamo in sicurezza durante le varie attività sportive utilizzando le adeguate attrezzature. Sempre più spesso indossiamo occhiali da sole per difenderci dai dannosi raggi UV. In questo blog vogliamo descrivere quelli che sono i piccoli inconvenienti legati agli occhi che si possono verificare mentre siamo in vacanza e che possono, nella maggior parte dei casi, risolversi con veloci accorgimenti e facili soluzioni alternative.

Pronti? Via! Ecco cosa mettere in valigia✈:

Ora siamo veramente pronti per goderci questa estate, al mare, in montagna, a casa o in piscina. Divertiamoci sempre in sicurezza! Buone Vacanze😉

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Abbiamo già parlato in due blog precedenti di quanto sia importante proteggere gli occhi dai raggi nocivi del sole. Fin da piccoli utilizzare un occhiale da sole con lenti certificate è l’arma migliore che abbiamo perché i nostri occhi non vengano danneggiati dai raggi del sole.

Ora però affrontiamo un altro argomento: i danni agli occhi provocati dall’esposizione ai raggi nocivi UV. Tutti sappiamo che una prolungata esposizione al sole porta sulla pelle danni immediatamente percepibili come scottature fastidiose, e nel lungo periodo macchie e invecchiamento cutaneo precoce (eh già, la pelle abbronzata è bella da sfoggiare, ma col tempo, la pelle che ha preso molto sole invecchia più velocemente, mostrando rughe più profonde). Per gli occhi questo discorso vale a metà.

I danni che si rischiano nella maggior parte dei casi non si manifestano subito in maniera evidente, bensì bisogna attendere anni prima di accorgersi del danno creato. Questo perché l’occhio non è in grado di riconoscere i raggi UV come dannosi e quindi non è in grado di attivare alcun meccanismo di difesa, mentre la pelle esposta ai raggi del sole si attiva abbronzandosi e scurendosi (aumento della produzione di melanina – questo meccanismo di difesa però NON è sufficiente da solo).

Comunque, è sempre necessario proteggere noi stessi dai raggi UV in quanto i danni che ne derivano sono ingenti e possono portare allo sviluppo di forme tumorali.

COME FUNZIONA L’OCCHIO NELLA TRASMISSIONE DEGLI IMPULSI

È importante capire come funzionano i nostri organi della vista per comprendere al meglio come averne la massima cura.

Le PALPEBRE proteggono da corpi esterni, dal vento e dalla luce e offrono la primissima protezione all’occhio stesso. La luce entra nell’occhio attraverso la CORNEA. Dopodiché i muscoli presenti nelle IRIDI, si attivano per permettere alla PUPILLA di aprirsi e chiudersi a seconda dell’intensità della luce. Si apre se la luce è poca o si restringe quando la luce si intensifica. Attraverso la pupilla la luce arriva al CRISTALLINO, che ha la funzione di mettere a fuoco le informazioni che riceve e di trasmettere il tutto alla RETINA. Su quest’ultima poi, i fotorecettori assorbono la luce trasmettendo impulsi al NERVO OTTICO che li veicola sino al CERVELLO, il quale trasforma questi impulsi in IMMAGINI.

Perché ciò avvenga correttamente tutti questi elementi devono, nel corso del tempo,  godere di buona salute.

efetti nocivi dei raggi UV per gli occhi, stileItaliano occhiali

QUALI SONO LE PATOLOGIE PRINCIPALI CAUSATE DAI RAGGI SOLARI

Una lunga esposizione ai raggi nocivi può portare in periodi più o meno brevi all’insorgenza di patologie più o meno invalidanti. Vediamo le più importanti e frequenti.

CONGIUNTIVITE: è una infiammazione della membrana trasparente che ricopre la parte bianca dell’occhio e la superficie interna delle palpebre. In questi casi i sintomi sono una forte lacrimazione, prurito, bruciore, arrossamento, sensazione di sabbiolina negli occhi e intolleranza verso le fonti di luce. Meno frequente ma altrettanto possibile per le palpebre rigonfiarsi ed avere piccole emorragie all’interno del bulbo oculare.

CATARATTA: perdita di trasparenza del cristallino con una riduzione progressiva del campo visivo e della capacità visiva generale. I principali sintomi sono annebbiamento della vista, difficoltà nel distinguere i colori, fatica a leggere, per poi ritrovare bruciore, e difficoltà di visione in condizioni di scarsa luminosità. Si interviene chirurgicamente solo quando si crea un problema serio alla vista.

RETINOPATIA SOLARE: di solito si verifica perché si guarda una eclissi solare con la protezione sbagliata. In questo caso le cellule della retina si deteriorano, portando alla riduzione della vista, alterazione dei colori e fotofobia (intolleranza alla luce). Curabile con antinfiammatori e colliri corticosteroidi.

MACULOPATIA DA SOLE: In questo caso viene colpita la MACULA, la zona più ricca di fotorecettori al centro della retina. A causa dell’esposizione al sole senza filtri adeguati si arriva ad una perdita parziale e permanente della capacità visiva centrale, provocando una sensazione di abbagliamento che si traduce in una macchia cieca centrale.

CHERATITE: colpisce la cornea, quindi la parte dell’occhio più esposta. Si formano delle piccole abrasioni che portano sensazione di sabbia negli occhi, dolore e sensibilità elevata alla luce. Può essere accompagnata da arrossamenti della congiuntiva e delle palpebre. Si cura con colliri antibiotico o corticosteroidi.

Queste patologie elencate, non sono solo attribuibili all’esposizione costante alla luce solare senza protezione, ma nascono (chi più o meno direttamente) dalla nostra noncuranza nei confronti della vista quando siamo all’aria aperta.

stile Italiano eyewear, occhiali da sole, protezione per tuoi occhi

TUTELA E PREVENZIONE SONO LE PAROLE CHIAVE

Che sia inverno o estate, che sia limpido il cielo o ricoperto di nuvole non importa: gli occhi vanno tutelati SEMPRE perché sono il primo strumento di valutazione sul mondo che ci circonda che abbiamo. Avere la vista danneggiata significa potenzialmente perdere molti stimoli e informazioni su tutto ciò che ci succede intorno, senza considerare la perdita seppur parziale di autonomia e sicurezza.

Ricordiamoci che stare al sole fa bene. Fa bene al fisico e fa bene alla mente, stimolando anche il sistema immunitario. Le precauzioni da prendere in considerazione sono veramente poche, e sono dunque fondamentali e da memorizzare:

  1. Indossare sempre gli occhiali da sole certificati e dotati di filtri anti UVA e UVB
  2. Indossare in caso, anche un cappellino con visiera per proteggersi maggiormente dal riverbero dei raggi del sole soprattutto in spiaggia, sulla neve e sui ghiacciai.
  3. Utilizzare lacrime artificiali per mantenere l’occhio umido, combattendo così la secchezza oculare.
  4. E se proprio non si può fare a meno di prendere il sole sul viso (ricordati sempre una crema solare protettiva almeno a SPF-30) l’utilizzo di occhialini di plastica a mascherina saranno una scelta altrettanto valida (quelli che si usano durante le lampade nei centri estetici)
  5. Una dieta ricca di vitamine e sali minerali per rafforzare la vista (ricordiamo tra tutte la vitamina E, la Zeaxantina e la Luteina). Leggi il nostro Blog: “Cibo per gli occhi”.

Ci sono molti aspetti della vita quotidiana che possiamo controllare e altri che invece possono sfuggire al nostro controllo. Quando si tratta di prevenzione è tutto nelle nostre mani. Nessuna scusa, solo fatti. Proteggi la tua vista e quella dei tuoi cari indossando solamente occhiali realizzati con materiali di alta qualità e lenti certificate, sempre. Leggi il nostro Blog “Lenti da sole, proteggiti con Stile!”

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Cos’è il Glaucoma?

Il glaucoma è una malattia oculare tipicamente legata ad una pressione oculare elevata e mai trattata. La pressione alta danneggia il nervo ottico portando nei casi più estremi alla cecità irreversibile. Esso è la seconda causa di disabilità visiva e cecità. In Italia ne soffrono due milioni di persone, la metà delle quali senza neppure saperlo. Glaucoma è come un ladro, che si introduce silenziosamente nella vi(s)ta, spesso daneggiando nostri occhi in modo irriversibile. Fortunatamente però con una diagnosi precoce e giuste terapie si può smascerarla e arrivare a prevenire, arrestare o a rallentare lo sviluppo di questa patologia.

LE CAUSE

Nella maggioranza dei casi ciò accade a causa di una pressione elevata all’interno del bulbo oculare. Normalmente la pressione presente all’interno dell’occhio è di 14-16 mmHg. Al di sopra dei 21mmHg si parla di Ipertensione oculare, ma nei peggiori dei casi essa può anche arrivare a 40-50 mmHg portando a dolore, cefalea, nausea e vertigini, appannamenti di vista e visione di aloni colorati vicino a sorgenti luminose. Questo accade perché abitualmente l’occhio per mantenersi idratato e tonico produce un liquido chiamato umor acqueo in grado di defluire ed essere assorbito dall’organismo. Quando questa via di deflusso chiamata nello specifico trabecolato rallenta la sua capacità di assorbimento, oppure quando il corpo ne produce troppo, la pressione all’interno del bulbo oculare cresce. Se questa condizione perdura nel tempo il nervo ottico ne può risentire e può non essere più in grado di elaborare correttamente le informazioni visive portando disturbi visivi o appunto alla perdita parziale o totale della vista.

Oltre alla pressione oculare vi sono altre cause più o meno dirette che possono portare allo sviluppo del glaucoma, come:

Sviluppo del Glaucoma - stileItaliano

I SINTOMI

Spesso capita che questa condizione non sia segnalata da nessun sintomo finché il nervo oculare non risulta ormai compromesso. Ecco perché la migliore soluzione è una visita oculistica generale periodica. Oltre alla pressione oculare alta (che deve essere misurata da uno specialista) ci sono altri campanelli d’allarme che possono aiutarci a comprendere che qualcosa non va, come:

Nel momento in cui si percepisce una perdita seppur parziale della vista, il danno lo si può solo contenere, ma ciò che è perso non può più essere recuperato. Ecco perché, e lo stiamo ripetendo, l’esame della vista è l’unico modo per individuare il glaucoma e prevenire la perdita visiva.

TIPI DI GLAUCOMA

Vengono fatte le seguenti distinzioni principali:

TEST e DIAGNOSI

Come già detto il miglio modo per prevenire e curare il glaucoma è quello si sottoporsi a visite oculistiche periodiche durante le quali vengono effettuati dei test specifici per l’individuazione di queste anomalie.

Il primo test di solito con cui si procede è la TONOMETRIA che valuta il tono oculare ossia la pressione interna dell’occhio. Ne esistono di due tipi principalmente: senza contatto e con contatto. Nel primo caso al paziente viene letteralmente spruzzato un soffio d’aria sulla cornea, l’operazione è indolore e non pericolosa. Nel secondo caso invece il tonometro imprime una lieve forza sulla cornea per misurarne il valore. Tale test rimane comunque minimamente invasivo, semplice e indolore.

Un secondo test valido è la PACHIMETRIA CORNEALE che consente di misurare lo spessore della cornea. Questo parametro accostato al valore rilevato dalla tonometria definisce l’affidabilità della misurazione della pressione oculare.

Un altro test molto frequente è la GONIOSCOPIA, in grado di esaminare l’angolo anatomico tra la cornea e l’iride nell’intento di identificare il meccanismo responsabile dell’alterato deflusso acqueo aiutando nella definizione del glaucoma e nell’orientamento conseguente della terapia.

Va comunque detto che sia in fasi di diagnosi che in fase preventiva anche il TEST DEL CAMPO VISIVO aiuterà a monitorare la situazione definendo la presenza o meno di un glaucoma.

Glaucoma - test del campo visivo! - stileItaliano

COME SI CURA?

Il primo approccio è quello meno invasivo con l’utilizzo di COLLIRI betabloccanti in grado di abbassare la pressione oculare del 20/25% agendo sulla produzione di umor acqueo, oppure l’utilizzo di colliri a base di prostaglandine se i primi non dovessero funzionare. In associazione o in sostituzione a quelli sopra citati vi sono anche dei colliri inibitori dell’anidride carbonica in grado di limitare la produzione di umor acqueo.

Quando i risultati non sono ottimali su può decidere di intervenire con la CHIRURGIA. Esistono tecniche differenti in base al tipo di glaucoma e alle caratteristiche del paziente. Solitamente è possibile procedere con la chirurgia LASER in regime ambulatoriale, ma quando ciò non è possibile o controindicato allora la chirurgia tradizionale ci viene incontro disostruendo le vie di deflusso e/o creandone di nuove.

PREVENZIONE

Ma quante volte lo abbiamo già sentito (e anche scritto)? La prevenzione rimane sicuramente l’arma migliore. Quindi visite oculistiche periodiche possono rivelarsi lo strumento vincente in casi come questo.

Più di tutto però per capire se si è predisposti o affetti da glaucoma L’OSSERVAZIONE rimane la parola d’ordine. Effettuare i test sopra citati con cadenza regolare fornisce uno storico importante in grado di individuare la formazione del glaucoma e PREVENIRE la perdita del campo visivo e la cecità. Soltanto con lo studio dell’andamento del campo visivo e della pressione oculare si può valutare il tipo di terapia adeguato.

Ci sono patologie che possiamo evitare solo attraverso una valida e attenta prevenzione. Il glaucoma è una di queste.

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Senza dubbio il tema più affrontato da tutti coloro che devono acquistare un paio di occhiali è il tipo di materiale che meglio si addice alle esigenze di chi acquista. Il mondo dell’occhiale oggi offre diverse soluzioni che si adattano perfettamente alle richieste del cliente. Saper consigliare la montatura giusta non è legato solo alla forma del viso, al colore e alla grandezza della montatura. Questo tipo di scelta va ben oltre l’aspetto estetico, che comunque rimane importante e imprescindibile.

Perché allora prestare attenzione al materiale?

Perché diverse sono le esigenze di correzione visiva, diversa è la vita quotidiana di ognuno di noi e molteplici sono le attività che svolgiamo con degli occhiali da vista e/o da sole. In più un soggetto potrebbe essere sensibile all’uso di un materiale a causa di allergie o per convinzioni personali. Vediamo allora quali sono i materiali tipicamente usati per la produzione di montature e quelli che negli ultimi anni hanno preso piede dando così migliori opportunità di trovare il prodotto più adatto.

MONTATURE IN PLASTICA

Partiamo da un evergreen assoluto, la plastica. Sicuramente il materiale più utilizzato per la produzione di occhiali: decisamente duttile, resistente ed economica. Vediamo nello specifico quali sono le plastiche più utilizzate:

Acetato

Materiale nobile, il più utilizzato per la produzione di occhiali da sempre. È molto resistente e facilmente lavorabile. Riscaldandolo nei punti interessati si può adattare al viso del cliente per meglio definirne la calzata.

Addirittura, con una montatura in acetato l’ottico può permettersi di accorciare le aste, perché grazie alla sua esperienza e capacità sarà in grado di tagliare e riunire le parti senza che venga compromessa la finalità della montatura stessa. Quindi questo aspetto lo rende spesso facile da riparare (un punto di forza di considerevole importanza).

Esso si ottiene dalle fibre residue del cotone e/o dalla fibra del legno e dai suoi scarti. Il materiale preferito dagli stilisti perché permette alla fantasia di esprimersi liberamente. Per poter arrivare all’acetato che noi conosciamo però questi materiali devono subire un processo chimico che prevede l’uso di pastificanti, solventi e coloranti. Rimane comunque un prodotto naturale e biodegradabile.

Oggi in commercio esiste anche l’acetato ecosostenibile, il M49 di Mazzucchelli, una bioplastica ottenuta dal cotone o polpa di legno con l’aggiunta di plastificanti e pigmenti 100% naturali. Questa caratteristica lo rende biodegradabile nel giro di soli quattro mesi! L’acetato col passare del tempo potrebbe leggermente deformarsi, ma come già accennato sopra, se lo mettiamo nelle mani di un bravo ottico, ritornerà alla sua forma originale.

Poliammide o Nylon

È una resina termoplastica dall’aspetto simile all’acetato. È un materiale leggerissimo e resistente alla maggior parte dei solventi. Viene utilizzato per occhiali sportivi o occhiali da sole e vista e antinfortunistici che devono essere leggeri e ideali per protegger gli occhi da schegge e materiale chimico.

Questo materiale è semplice plastica iniettata, di qualità decisamente inferiore rispetto all’acetato, meno resistente agli urti e con variazioni cromatiche limitate. Essendo spesso verniciato è più soggetto alla perdita di colore rispetto al colore impastato, come nel caso di acetato. Inoltre, non si otterrà mai l’effetto tartaruga, tanto amato negli acetati.

Fibra di carbonio

Materiale eterno ottenuto dalla grafite si presenta come un filo sottilissimo intrecciato fino ad ottenerne un tessuto. La fibra di carbonio è di gran lunga il materiale più resistente, flessibile e leggero e che non teme le alte temperature. Unico punto a suo sfavore: il prezzo. Le montature in fibra di carbonio hanno un costo elevato.

MONTATURE IN METALLO

Le montature in metallo hanno il pregio di non temere gli urti e di essere molto resistenti. Vero però che questo tipo di montature poco si prestano a lavorazioni particolari perché necessitano di alte temperature per essere plasmate e di bagni galvanici per ottenere determinate colorazioni, oltre che di lacche e vernici a volte difficili da applicare.

Acciaio

Materiale resistente che non teme il passare del tempo. Ottenibili in diverse colorazioni e personalizzabili con l’applicazione di lacche o vernici colorate, con profili di acetato o addirittura con le pietre preziose. Per la lavorazione dell’acciaio si ricorre ad un elemento, il nichel, che aiuta la lavorazione ma che spesso è il responsabile di allergie cutanee. A questo però oggi c’è una soluzione: l’occhiale infatti viene ricoperto con una vernice che isola l’acciaio (e quindi il nichel) e permette di essere indossato senza scatenare allergie.

Sul mercato esistono anche gli acciai medicali o nichel free, speciali lege metalliche che riducono al minimo il rischio di allergie sostituendo il nichel con manganese e cromo.

Titanio

Materiale naturale che si riconosce per il suo colore grigio scuro, anche se oggi lo possiamo trovare in altre colorazioni. È leggero, anallergico e letteralmente indistruttibile e resistente alle alte temperature. Unico appunto, oltre il costo elevato, è poco flessibile.

Oggi viene usato nel mondo dell’ottica il Beta-Titanio, una lega di titanio che associa le caratteristiche principali ad una maggiore flessibilità e ad un’ottima resistenza alla corrosione, oltre ad essere un materiale completamente anallergico.

MATERIALI NATURALI

Stiamo parlando di materiali che necessitano di una lavorazione sofisticata e che tra le caratteristiche principali vince fra tutti il fattore unicità. Vediamo nel dettaglio quali sono:

Legno

Un materiale elegante che viene lavorato partendo da lastre multistrato incollati per poi essere ritagliato e modellato secondo il disegno proposto. Le montature sono leggere, ipoallergeniche e completamente ecosostenibili. Questo elemento inoltre offre tante sfumature quante sono quelle che conosciamo, come ciliegio, noce, acacia, betulla, rovere, frassino etc.

Purtroppo, non è un materiale molto resistente, e spesso alla sua lavorazione viene aggiunto un’anima in acciaio per aumentarne la sua resistenza. Essendo un materiale molto poroso, mal tollera eccesso dell’acqua, dell’umidita e per questo vengono comunque trattati esternamente.

Corno

Materiale molto particolare, naturale e ipoallergenico. Cosa lo rende unico? Le sfumature di colore poiché nessun corno è uguale all’altro. Devono essere però trattate periodicamente con balsami appositi per prevenire screpolature e secchezza. Spesso però manca un’associazione di fattori che però è fondamentale. Per poter avere a disposizione il corno, bisogna sacrificare un animale. Questo è un aspetto che non dovrebbe essere sottovalutato. Ma per gli amanti delle sfumature di corno esiste un’alternativa; acetato che oltre offrire l’effetto simile, e anche più leggero.  

Bambù

 Lo chiamano anche “l’acciaio vegetale” grazie alla sua resistenza meccanica sia alla compressione che alla trazione. Praticamente impermeabile all’acqua al contrario del legno.

Oltre a questi materiali nella lavorazione di un occhiale possono essere impiegati anche oro, argento, pietre preziose, vetro, sasso, tessuti. Tutti materiali nobili che impreziosiscono la montatura arricchendo l’effetto finale.

Quando vendiamo o acquistiamo un paio di occhiali, dunque, le domande da porsi non sono solo quelle che riguardano la moda, la tendenza, e il gusto personale, bisogna proprio prendere in considerazione la motivazione principale che porta ad acquistare la montatura e il tipo di disturbo visivo da correggere.

Per esempio, anche se la tecnologia sta facendo passi da gigante, le lenti che correggono una miopia importante tendono ad essere spesse, ecco perché molto probabilmente una montatura in metallo sottile potrebbe non essere la soluzione migliore; meglio optare per una montatura in acetato in grado di supportare e celare lo spessore della lente.

Così come una persona che pratica molta attività fisica, sarebbe meglio optasse per una montatura leggera e che non teme gli urti come la fibra di carbonio, piuttosto che sceglierne una in legno.

Se facciamo dell’occhiale il nostro punto estetico di forza sicuramente una montatura in acetato darà più spazio alla nostra fantasia e accentrerà più facilmente l’attenzione sul nostro viso grazie alle infinite combinazioni di colore oltre che di forma. Se invece al contrario amiamo l’occhiale “invisibile” le montature sottili in metallo sono la decisione migliore da prendere.

Quando cerchiamo un occhiale nuovo rivolgiamoci sempre ad un ottico serio e di cui ci fidiamo. Egli, infatti, saprà consigliarci su tutti gli aspetti importanti e nel caso di problematiche sarà in grado di trovare la soluzione ottimale. Diffidiamo invece di quei negozi low cost che all’interno hanno personale non sufficientemente preparato e qualificato, bravi solo a convincerci che possiamo risparmiare. In realtà non è così! Infatti, spesso ci viene proposto un occhiale di bassa qualità a basso costo.

Quindi, dopo aver individuato l’ottico che fa per noi, seguiamo i seguenti step:

  1. Visita oculistica per definire la capacità visiva
  2. Individuazione delle attività che si svolgeranno indossando l’occhiale
  3. Scelta del materiale più adatto
  4. Valutazione della forma e del colore della montatura adatti al viso (leggi il nostro blog “Ad ognuno il suo… occhiale”)

Scegliamo sempre un prodotto di qualità, sia per la montatura che per le lenti. Valutiamo ogni opzione ed eventualmente consideriamo l’acquisto di più paia di occhiali che possano permetterci di vedere in tutta tranquillità e sicurezza indipendentemente dalle esigenze e dalle attività che svolgeremo.

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