Nell’ultimo blog su “Quando serve la visita oculistica del bambino” ci siamo salutati anticipando l’argomento di questo articolo… LA LUCE BLU!

Che cos’è? Perché proteggersi da questo nuovo fenomeno? C’è veramente da temere?

La Luce Blu costituisce una parte della luce visibile e la sua fonte può essere naturale, proveniente dal sole oppure artificiale, prodotta dai vari dispositivi elettronici. Il motivo che la rende così pericolosa è che penetra il cristallino raggiungendo e danneggiando la retina.

Ad oggi l’esperienza generale legata alla dannosità della luce blu è limitata, in quanto da pochi decenni si è creato inquinamento visivo così forte. Se fino a trent’anni fa l’esposizione alla Luce Blu avveniva per tempi naturali legati al ciclo alba-tramonto/sonno-veglia, oggi siamo letteralmente circondati da strumenti che utilizzano queste nuove sorgenti luminose (per citarne alcune: smartphone, schermi LED, lampadine a risparmio energetico, tablet, TV di ultima generazione, etc.) che contengono una proporzione di luce HEV (High-Energy Visible Light – in altre parole luce blu) maggiore rispetto a quelle tradizionali del passato.

Importante è sapere che non tutta la Luce Blu fa male. Essa si suddivide in luce dannosa e luce benefica.

Un bambino esposto fin dalla prima infanzia alla Luce Blu dannosa potrebbe soffrire più facilmente di cataratta da adulto, per la quale l’unica soluzione esistente al momento è l’intervento chirurgico. Nel lungo periodo una prolungata esposizione rappresenta uno dei fattori di rischio principali della DMLE (Degenerazione Maculare Legata all’Età). Tale disturbo porta alla cecità e ad oggi non esiste cura. Nel breve periodo invece (dopo 6-8 ore di continua esposizione) la quasi totalità dei bambini, ma anche adulti soffre di:

Non solo l’eccessiva esposizione degli occhi alla luce HEV fa male: secondo recenti studi anche sulla pelle potrebbero comparire macchie scure, rughe e colorito spento. Inoltre, esistono dei danni invisibili, perché accelera l’invecchiamento a livello sottocutaneo.

Si può intuire che durante il giorno la Luce Blu è più dispersiva e colpisce con minor intensità, mentre al buio il suo effetto negativo è moltiplicato. Sotto abbiamo preparato lo schema che ne illustra i possibili disturbi:

Quindi il nostro consiglio è quello di evitare l’esposizione a dispositivi elettronici nelle ore che precedono il sonno o più generalmente quando fuori è calato il buio. Non lasciate i vostri figli troppo tempo davanti alla televisione o al tablet la sera. Anche a voi suggeriamo di non cedere alla tentazione e lasciare il cellulare da parte.

La Luce Blu benefica, invece ha degli effetti irrinunciabili e in parte già sacrificati sulla nostra vita e su quella dei più piccoli. È in primo luogo essenziale proprio per la visione, quindi per la percezione dei diversi colori e per l’acuità visiva. Essa inoltre sincronizza l’orologio biologico e aiuta a preservare meglio il ciclo sonno-veglia, le capacità cognitive ed anche l’umore agendo sull’equilibrio ormonale. Inoltre, stimola il riflesso pupillare che è una protezione naturale all’ esposizione improvvisa ad una fonte di luce molto forte.

In presenza di un’illuminazione esterna intensa, il nostro corpo produce serotonina, l’ormone della felicità, e il cortisolo, l’ormone dello stress. Entrambi hanno la capacità di tenerci attivi e reattivi durante la giornata. Quando questa luce cala e arriva il buio, la produzione di questi due ormoni diminuisce e si alza invece la produzione della melatonina, considerata l’ormone del sonno, che ci fa sentire stanchi e tende a farci addormentare.

Dopo aver esposto gli effetti negativi e positivi della Luce Blu passiamo all’azione, sottolineando ancora una volta quanto sia importante proteggere gli occhi sia nostri che dei bambini con piccoli ma efficaci trucchi.

Laddove non sia possibile fare a meno dell’esposizione a questa Luce Blu negativa, visto che tutti ormai usiamo vari dispositivi elettronici durante il giorno, chi per lavoro, chi per studi, chi per svago, il consiglio è quello di utilizzare contemporaneamente degli strumenti che ne filtrino i raggi nocivi. Esistono delle pellicole da applicare sui dispositivi oppure dei filtri incorporati nelle lenti degli occhiali che indossiamo o che sono stati acquistati proprio per proteggerci da questo tipo di rischio. Addirittura, ormai gli stessi dispositivi elettronici quali smartphone, computer, tablet sono dotati di una opzione “luce notturna” che filtra in automatico i raggi blu dannosi limitandone l’emissione.

Come potete intuire, la soluzione più sicura è quella di indossare un occhiale con le lenti protettive in modo da essere sempre tutelati, qualsiasi dispositivo si usi o ambiente si frequenti. Il filtro contro la Luce Blu si può abbinare facilmente ad ogni tipo di lente correttiva. Chi non soffre di disturbi visivi può applicare questa protezione alle lenti neutre. A voi la scelta! ?

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Dopo aver convinto il vostro cliente che un negozio specializzato è sicuramente meglio di uno shop online, come convincerlo che il negozio adatto a lui sia proprio il vostro? Ecco alcuni consigli utili…

Niente è in grado di battere l’interazione vis-à-vis con i vostri clienti, quando si tratta di commercio, per fortuna, la maggior parte dei consumatori preferisce ancora l’acquisto presso negozi fisici rispetto agli shop online.

Attraverso il contatto visivo voi, professionisti del settore, siete in grado di carpire le esigenze e i desideri dei clienti, ma anche raccogliere le loro lamentele e sfruttare questi dati per costruire una strategia di marketing ad hoc. Sappiamo tutti che una strategia è necessaria se si ha intenzione di stabilire un rapporto duraturo e proficuo con loro.

Questo però non lo otterrete solo applicando prezzi particolarmente bassi e offrendo vantaggiosi sconti. Qui serve astuzia, creatività e strategia!

Siamo nel terzo millennio, nell’era digitale in cui, essere in costante connessione, fa parte della quotidianità. Come far convivere il mondo offline con quello online? Può davvero essere utile?

Nell’articolo precedente “Occhiali a basso costo? Vediamoci chiaro!”, Internet sembrava essere il vostro “peggior nemico”; è vero, a volte potrebbe esserlo, ma tutto dipende da come saprete sfruttarlo a vostro vantaggio!

L’offline e l’online sono due canali che possono benissimo coesistere e rafforzarsi l’uno con l’altro e che vi permetteranno di offrire al cliente diversi strumenti per comunicare con l’azienda, creando una relazione costante e duratura, anche al di fuori del negozio. Vedrete che, anche se non tutti, quelli più “moderni”, apprezzeranno molto la possibilità di interagire con lo staff e vivere una shop experience del tutto nuova.

Quando parliamo di comunicazione offline intendiamo naturalmente i canali che non utilizzano Internet, quindi radio, televisione (anche se ormai anche questa è digitalizzata), affissioni, carta stampata, brochure e posta ordinaria. Beh, sappiamo bene che spesso però questo tipo di approccio non è più sufficiente e non abbastanza efficace, direi quasi obsoleto, vero? Ci vuole qualcosa di fresco, di nuovo e diverso che ci incuriosisce e regala nuovi stimoli. Siete d’accordo? Ed ecco un mondo del tutto nuovo e creativo, quello online, che riguarda strumenti come il sito internet, le inserzioni su Google, le newsletter e i social network. Si, è vero, non è più una novità mondiale, ma ancora molto sottovalutata. Non vi stiamo suggerendo di smettere di usare gli strumenti di prima. Al contrario: unite le forze!

Prima di venire da voi, i consumatori vi avranno cercati sul web, ma se non foste presenti? Probabilmente si rivolgerebbero al vostro concorrente. Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere qualche consiglio utile!

SITO WEB MOBILE FRIENDLY

Non avete il sito internet? Lo avete ma ormai da anni non lo modificate? Non rimandarlo. Ormai questo è il vostro biglietto da visita. Non volete certo sembrare antiquati, vero?!  Realizzate o modernizzate un sito Internet e forse anche un blog mobile friendly, vale a dire adattabile ai dispositivi mobili. Sapete che le possibilità che il cliente si colleghi da uno smartphone o tablet sono altissime? Oggi, con i software disponibili online chiunque è in grado di fare una bella vetrina su internet, ma non fatelo da soli. Affidatevi a qualcuno che sia in grado di sviluppare non solo il sito mobile friendly, ma sito con delle operazioni SEO. SEO sono le strategie volte ad aumentare la visibilità del vostro sito migliorando la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca. Tutto questo serve perché solo 1 negozio su 3 ha un sito web funzionante e solo 1 su 2 è ottimizzato per il mobile. Sembra complicato, ma in realtà è solo questione di piccoli accorgimenti e iniziali impostazioni.

SOCIAL MEDIA

Ormai si sa che tutti o quasi tutti hanno i loro profili sui social media come Facebook, Instagram, Twitter e tanti altri. Questo non significa che dovete essere presenti ovunque. Scegliete un canale adatto a voi e tenetelo attivo.

Sul materiale informativo tradizionale cartaceo dovranno sempre essere riportati, attraverso un piccolo banner, tutti i loghi dei social network su cui siete presenti; il cliente potrà così individuare a colpo d’occhio dove trovarvi online. Perché volete farvi trovare, vero? Chi guarda ancora la rubrica telefonica tradizionale? Esatto, NESSUNO!

RECENSIONI

Anche richiedere al cliente di lasciare una recensione online (sul sito o social media) potrà essere un modo semplice ed efficace per ricevere dei feedback su prodotti o servizi offerti, e perché no, anche su migliorie da fare?! Le critiche costruttive e i consigli sono ben accetti, se si tratta di potenziare la vendita e rafforzare il rapporto con cliente! Siete d’accordo?

CHECK-IN

Il check-in mobile in negozio: basta un piccolo cartello, posto all’ingresso, per invitare il cliente a postare sui social il suo passaggio nel vostro punto vendita attraverso la geolocalizzazione. In poche parole: fate in modo che il vostro cliente faccia sapere agli altri che si trova nel negozio e che vive una esperienza unica. Questo non lo può fare visitando lo shop online. Siate creativi e valutate un piccolo incentivo da offrire per stimolarli all’azione! Infondo più si parla di voi, meglio è!

COSTANZA

Ricordatevi la periodicità: non basta creare un blog o inviare qualche newsletter all’anno, serve perseveranza e presenza continua. Il web si dimentica in fretta, quindi bisogna sempre essere attivi!

CONDIVISIONE

Infine, invita i tuoi clienti a condividere le foto con gli occhiali appena acquistati sulla pagina Instagram del negozio. Magari fatevi voi la foto e postatela sui canali che preferite. Potrebbe essere il vostro sito, Facebook o Instagram. Create un hashtag, vale a dire una parola chiave che vi possa identificare, fatela precedere da # (cancelletto) e associatela all’immagine. Semplice NO?! In alternativa potete anche incentivare i clienti a fare questo lavoro per voi. Sta a voi la scelta.

Questi sono solo alcuni consigli che all’apparenza potrebbero sembrarvi strani e complessi, ma non spaventatevi perché non è poi così difficile. Se siete all’inizio focalizzatevi solo su alcuni dei consigli e cominciate da lì, per poi ampliare la vostra offerta. Non serve fare tutto insieme. Fate un passo alla volta, ma fatelo bene e con qualità. Vedrete che con tempo attirerete sempre più clienti, target giovane e soprattutto “connesso”.

Ricordatevi che la strategia vincente sarà quella di offrire professionalità, serietà e risposte concrete, in questo modo raggiungerete il vostro obiettivo, essere connessi sia nel mondo online che in quello offline.

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Bene, visto che con gli articoli precedenti abbiamo compreso quali strumenti usare per portare il cliente nel vostro negozio, adesso sarebbe utile capire come stabilire un rapporto con lui e renderlo attivo. Possibilmente concludendo con la vendita di un bel paio di occhiali da vista con lente progressiva! ?

Ma non tutto è sempre facile, la vendita non è semplicemente la somministrazione di un prodotto qualsiasi in cambio di denaro. La vendita è un’arte e per fortuna in questo caso, anche se non viene naturale, la si può imparare. Voi, che lavorate a stretto contatto con il cliente e affrontate questo argomento tutti i giorni, avete mai pensato alla tecnica che usate, ad una strategia di vendita intelligente?

Non tutti si rendono conto che la vendita intelligente consiste nell’analisi della persona che abbiamo di fronte, nella comprensione immediata dei suoi eventuali bisogni, nella capacità di farne nascere degli altri e nella proposta del prodotto giusto. Il segreto è tutto lì, portare il cliente a scegliere. Ma quanto è difficile, vero?!

Il buon venditore vende. L’ottimo venditore si fa acquistare. A voi la scelta, a quale di queste due categorie appartenere. Farsi acquistare vuol dire attivare il cliente verso l’acquisto. Una tecnica certamente efficace in fase di vendita. Ma come si fa se ogni cliente è un universo a sé con un approccio personale all’acquisto?

Abbiamo il cliente che entra nel negozio perché accompagna qualcuno, il cliente che è stato attirato da un occhiale in vetrina, il cliente che ha visto il prodotto da un amico o sul giornale e vuole sapere se lo vendete anche voi, il cliente che cerca il prezzo migliore e infine il cliente che ha bisogno di acquistare un occhiale ed è convinto di farlo proprio nel vostro punto vendita. L’ultimo esempio sembra il meno complesso, vero? Se il cliente è convinto, ha le idee chiare ed è motivato, cosa ci vuole per concludere l’affare?! E invece le cose non stanno così e voi lo sapete meglio di chiunque altro.

Un cliente motivato solo all’apparenza è più facile, perché anche se è consapevole e pensa di aver deciso cosa vuole acquistare, in realtà non è così. E qui che si gioca “la partita”.

Spesso, soprattutto nel settore ottico, anche se l’acquirente arriva con un modello ben preciso in testa oppure ha già scelto, succede che non è quello che gli sta meglio, non è del colore che si abbina bene con il suo volto o con i suoi capelli, oppure semplicemente non gli piace più. Vi è capitato di interrompere la vendita all’ultimo minuto per uno screzio, di sfumarla a causa di incomprensioni o per mancato allineamento con le esigenze del cliente?  Quante volte vi siete chiesti come capire meglio le neccesità del cliente, e meglio ancora, come capirle se pure il cliente alla fine non sa cosa vuole, anche se dentro di sé è convinto che non è così?

L’unica cosa che possiamo fare, in questo caso, è usare una perversa tecnica di comunicazione che può – in alcune situazioni, ma non sempre – rivelarsi molto efficace: la dilazione del tempo di acquisto. Questa tecnica, se applicata con cura, è molto efficace. Ma attenzione però, perché nello stesso tempo presenta alcuni limiti di cui dovete tener conto per evitare di annoiare o irritare il cliente con troppa insistenza o le domande sbagliate.

La tipologia di cliente davvero perfetta per questa tecnica è quella di chi, entrando nel vostro negozio, non se la sente di svelare subito l’esigenza di tipo economico e magari vi chiede di vedere un determinato modello. E proprio in quel momento, voi venditori avete un asso nella manica da sfruttare e dilatare del tempo. Chi chiede un modello esatto, lo fa perché si è già documentato almeno in parte, su quel prodotto. Dunque è opportuno stabilire una comunicazione, seppur apparentemente distratta, basata su qualsiasi cosa che non sia necessariamente inerente ai vostri prodotti o al mondo dell’ottica. In questo caso è importante stabilire un contatto con chi vi sta davanti.

Gli antichi ci insegnano che la quantità del tempo che passa dalla nascita di un desiderio alla sua soddisfazione non può che aumentarne il piacere della soddisfazione finale. Dilatando il tempo con quel cliente voi non potrete che ottenere due risultati precisi: da una parte aumenterete l’impazienza del cliente nei confronti della sua richiesta (e su questo dovrete usare cautela per non causare noia o disappunto), e creare per lui un’esperienza positiva mostrando il vostro interesse verso di lui.

Diverso il caso in cui il cliente ancora prima di salutare, chiede informazioni per esempio circa il costo del prodotto: in tal caso è palese quanto sia orientato al “pricing” e rimane così ben poco da fare. Ma questo non vuol dire che la battaglia è persa se il prezzo non dovesse corrispondere a ciò che lui ha in mente. Ad una domanda del genere bisogna rispondere in maniera diretta, osservando con grandissima attenzione il linguaggio non verbale e cercando di capire che tipo di reazione può aver suscitato in lui la nostra informazione. La capacità di osservare può far riguadagnare il terreno perché permette di capire se c’è spazio per una trattativa, e modo per conoscere il cliente e le sue motivazioni. L’approccio giusto potrebbe essere una domanda su cosa l’ha spinto a scegliere un determinato modello. Questo può significativamente aiutare a stabilire una comunicazione di tipo relazionale con lui, cioè un discreto passo avanti!

Se si tenterà di dilatare il tempo trascorso fra l’ingresso del cliente e la soddisfazione della sua richiesta, verrà prodotta in lui una dinamica ben precisa: il cliente si trasformerà dal cliente “motivato” al cliente “attivo”.

Ma capita purtroppo che la vostra proposta o la scelta iniziale non è soddisfacente. Cosa fare se il prodotto desiderato, alla fine non va bene? Dobbiamo fornire un’alternativa!!! La cosa si complica, perché un cliente motivato si è trasformato nel cliente indeciso e deluso. Di colpo tutte le sue speranze nel aver trovato l’occhiale perfetto per lui sono svanite. E adesso? 

C’è una regola in psicologia comportamentale che recita: “fornisci al cervello altrui una decisione da prendere”; significa che il nostro cervello, se messo di fronte a una scelta, viene manipolato verso quella opzione. Certo, deciderà lui cosa scegliere, ma i termini della scelta li abbiamo decisi noi a tavolino e in precedenza. A quel punto avete un bel vantaggio.

Un ottimo venditore, attraverso un atteggiamento aperto e rassicurante (che passa anche dal linguaggio gestuale), deve dare al cliente fiducia, facendogli capire che non deve demoralizzarsi se non ha ancora trovato un occhiale giusto. La vostra professionalità vi consente di dargli soluzioni alternative che sono basate sulla breve conversazione con lui e sulla vostra curiosità verso le sue esigenze.  Questo vi permetterà di formulare una proposta finale e decisiva. Importante che lasciate lo spazio al cliente per la propria decisione.

Et voilà, è quasi fatta perché così facendo il suo cervello ha percepito questo messaggio: ok, questo ottico ragiona come me e capisce cosa mi serve, ora spetta a me la scelta finale.

È questione di attimi, di intensi decimi di secondo, durante i quali il cervello del cliente decide se giocare quella partita o cambiare tavolo. Se la gioca, ci sarà la possibilità di parlare lo stesso linguaggio. Il cliente sarà “pilotato” verso una soluzione, qualunque essa sia purché in linea con le sue esigenze reali.

E così, con ottime probabilità il vostro scopo sarà raggiunto. Venderete l’occhiale e otterrete un cliente attivo, che si sentirà ascoltato, importante ed unico e che sicuramente dopo questa esperienza positiva e soddisfacente tornerà da voi!

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Sole, relax, cibo e buona compagnia: un mix tremendamente perfetto per questa estate! E qualcuno di noi ha anche voglia di partire per andare in vacanza.

E cosa c’è di più bello se non concedersi del tempo… Del tempo per viaggiare, per cucinare, per mangiare, per divertirsi e per nutrire gli occhi…

Avete mai pensato a quanto sia facile fare un viaggio intorno al mondo stando semplicemente in cucina a casa vostra? Divertiamoci un po’!

Ebbene “mangiare” rimane uno dei primi piaceri della vita e a poche posizioni di distanza troviamo sicuramente “viaggiare“. E se unissimo le due cose? Mangiare viaggiando! O viaggiare mangiando!

La cucina mediterranea è stata ormai dichiarata più volte la cucina più equilibrata al mondo perché utilizza tantissima verdura, prodotti freschi, pesce e frutta a volontà. È una cucina ricca di vitamine e Sali minerali che aiutano il nostro organismo a difendersi e particolarmente povera di grassi. La prima vitamina che ci viene in aiuto in questa meravigliosa dieta è la A che migliora la capacità di adattarsi ad una luce a bassa intensità e quindi di vedere meglio nelle ore notturne. La vitamina C, regina delle vitamine, invece aiuta a combattere i dannosi radicali liberi, per prevenire la cataratta o la degenerazione maculare senile.

Ma basta spostarsi un po’ più in su verso il nord Europa per assaporare nuovi odori e profumi. La cucina nordica ha come elemento comune quello di essere una dieta molto calorica perché si sviluppa in territori freddi, dove i carboidrati hanno la meglio sulle insalate miste mediterranee e dove spesso si trovano pesce, agnello e maiale. Una dieta sicuramente ricca di Omega 3 che fa bene allo sviluppo visivo dei neonati e dei bambini e che inoltre favorisce la corretta idratazione degli occhi, combattendo la secchezza oculare.

E se andassimo in territori più caldi! Viva il Messico, Paese di bellezze e contraddizioni. La cucina messicana è una delle più colorate al mondo. Ma attenzione, è anche la cucina più piccante (quante lacrime versate)! Nell’entroterra del Messico è diffuso il consumo del manzo, mentre sulle coste viene prediletto il pesce, ma primi fra tutti sono i fagioli ad avere la meglio, pensate che ne esistono di diversi colori: rossi, viola, bianchi, marroni e gialli! Anche qui possiamo fare il pieno dunque di vitamine (A, C, E) che rallentano l’invecchiamento oculare, ma un grazie particolare lo possiamo dire allo Zolfo, contenuto per esempio nell’aglio e nella cipolla che permette di rendere la lente oculare più resistente e forte. Vi è anche un cibo tipico di tale zona ad aiutare la nostra vista e alimenta i nostri sensi di colpa: il Cacao, che ricco di flavonoidi aiuta a migliorare la circolazione sanguigna negli occhi e a conservare forti cornea e cristallino.

Riprendiamo il nostro viaggio prima di ingrassare troppo, e spostiamoci in Asia. In maniera più specifica in Giappone. La tipica cucina giapponese, che è ben lontana da quella che conosciamo qui nel mondo occidentale utilizza tanto il riso cotto al vapore, pesce crudo o cotto, verdure e legumi. È una delle diete più bilanciate al mondo. Anch’essa è ricca di Omegna 3 e di vitamine, ma il grande consumo di verdure come verza, cavolo e bietole la rende una dieta ricca di Zeaxantina e la Luteina che proteggono gli occhi dall’azione dei raggi ultravioletti impedendo alle radiazioni nocive di raggiungere e danneggiare la retina. In più troviamo soia, avocado e semi oleosi come il sesamo che contengono una alta dose di vitamina E, acclamato antinfiammatorio naturale e potente antiossidante che impedisce alle radiazioni nocive di raggiungere e danneggiare la retina.

Comunque, io per ora preferisco qualcosa di fresco, tanta frutta e verdura (per fare il pieno di vitamine e sali minerali!!!) da consumare in riva al mio lago preferito ? durante le calde giornate estive. E voi? Quale cucina preferite?

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Ditemi la verità! Quante volte lo hai chiesto, o quante volte avresti voluto chiederlo?! Qual è la regola classica per cui la forma e il colore di una montatura si sposano con il nostro viso?

Ed eccoci qui allora, a spiegare quale occhiale scegliere a seconda del viso e non solo!

Vediamolo nel dettaglio. Vi sono principalmente 5 forme per il viso:

Viso Ovale: Che fortuna! Viene definita come la forma più armonica e proporzionata, con lineamenti dolci che permette di indossare diverse tipologie di occhiali. L’unico consiglio che possiamo dare è: occhiali piccoli su viso piccolo. Viceversa, occhiali grandi su viso grande, mai il contrario! ?

Viso Allungato: è molto stretto e si sviluppa soprattutto in altezza. Si a montature tendenzialmente strette e stondate con una lente medio alta (c’è più spazio da riempire). Se il viso è minuto meglio optare per una montatura sottile, al contrario se non lo è si può scegliere anche una montatura più spessa.

Viso Tondo: la scelta vincente va prima di tutto per esclusione. No a montature rotonde perché rischierebbero di rendere il volto ancora più rotondo e no a montature troppo grosse per non rubare troppo spazio. Per questo viso si addice una montatura che lo renda più allungato e sottile, come quelle squadrate e rettangolari meglio se con una lente medio bassa in modo che non si coprano troppo le guance.

Viso Squadrato: I lati del viso sono dritti, la mascella ben marcata e larghezza e lunghezza del viso in questo caso quasi si equivalgono. L’obiettivo è quello di ammorbidire lo sguardo e il ruolo fondamentale lo gioca la montatura tondeggiante o con angoli smussati.

Viso Triangolare che può essere con la punta verso il basso (o a Cuore) oppure con la punta verso l’alto (caratteristica tipicamente maschile): nel primo esempio fronte e tempie sono la parte più larga del viso mentre il mento risulta appuntito. La forma ideale di occhiali è quella a gatto o farfalla con punte più o meno accentuate. Nel secondo esempio invece la forma ideale è tondeggiante e non molto spessa.

Una volta che hai individuato la forma che più ti rappresenta è bene scegliere il/i colore/i della montatura. Per far ciò bisogna prendere in considerazione quali sono i TUOI colori, intesi come il colore degli occhi, dei capelli, della pelle. In base a questa affermazione si individuano 4 tipi diversi di insiemi.

IL TIPO AUTUNNNALE

La pelle ha dei riflessi dorati, a volte color avorio o pesca con tendenza a sviluppare lentiggini. Molte persone hanno capelli rossi con riflessi biondi, occhi marrone scuro, verde/marrone o verdi. A queste persone consigliamo montature con tutte le tonalità del marrone, arancione, verde, rosso scuro, avorio o vaniglia. L’attore Jamie Doran incarna esattamente il tipo autunnale.

IL TIPO INVERNALE

Pelle molto chiara, a volte olivastra e tendente al blu. Quasi sempre con capelli scuri o neri. Colore degli occhi nocciola, blu o verde. Per gli occhiali i colori che meglio si abbinano sono quelli nitidi, forti e freddi come il nero, il bianco, il grigio, l’argento e il blu. Un esempio di persona invernale è Liz Taylor.

IL TIPO PRIMAVERILE

Pelle tonalità pesca, a volte con lievi lentiggini dorate. I capelli vanno dal biondo al rossiccio e gli occhi possono essere blu, grigio-azzurri, verdi, marrone-grigio o verde dorato. I colori da prediligere per le montature sono colori appunto primaverili come il bianco naturale, beige crema, lilla, rosa salmone, blu fiordaliso, rosa pallido e bruno caldo, oro, rame e bronzo. In questa categoria rientra Emma Stone.

IL TIPO ESTIVO

Qui troviamo capelli biondo cenere e occhi azzurri, marroni o grigi. L’incarnato è chiaro e roseo. Le montature dovrebbero invece essere di colori freddi, intensi ma non vistosi o troppo scuri, per esempio come il rosso, il rosa, grigio-blu, grigio-argento e bianco pergamenaceo. Appartenente a questo genere abbiamo Grace Kelly e Owen Wilson.

Non acquistare un paio di occhiali di fretta. Prova tutte le montature che vuoi valutando sempre anche l’utilizzo che ne farai e il risultato estetico finale, che ti deve piacere.

Ovviamente non dovrai andare lontano per soddisfare le tue esigenze, stileItaliano ti presenta il necessario e anche di più per avere a disposizione la montatura adatta nella forma e nel colore.

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