GLAUCOMA: il ladro silenzioso della vista!
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Cos’è il Glaucoma?
Il glaucoma è una malattia oculare tipicamente legata ad una pressione oculare elevata e mai trattata. La pressione alta danneggia il nervo ottico portando nei casi più estremi alla cecità irreversibile. Esso è la seconda causa di disabilità visiva e cecità. In Italia ne soffrono due milioni di persone, la metà delle quali senza neppure saperlo. Glaucoma è come un ladro, che si introduce silenziosamente nella vi(s)ta, spesso daneggiando nostri occhi in modo irriversibile. Fortunatamente però con una diagnosi precoce e giuste terapie si può smascerarla e arrivare a prevenire, arrestare o a rallentare lo sviluppo di questa patologia.
LE CAUSE
Nella maggioranza dei casi ciò accade a causa di una pressione elevata all’interno del bulbo oculare. Normalmente la pressione presente all’interno dell’occhio è di 14-16 mmHg. Al di sopra dei 21mmHg si parla di Ipertensione oculare, ma nei peggiori dei casi essa può anche arrivare a 40-50 mmHg portando a dolore, cefalea, nausea e vertigini, appannamenti di vista e visione di aloni colorati vicino a sorgenti luminose. Questo accade perché abitualmente l’occhio per mantenersi idratato e tonico produce un liquido chiamato umor acqueo in grado di defluire ed essere assorbito dall’organismo. Quando questa via di deflusso chiamata nello specifico trabecolato rallenta la sua capacità di assorbimento, oppure quando il corpo ne produce troppo, la pressione all’interno del bulbo oculare cresce. Se questa condizione perdura nel tempo il nervo ottico ne può risentire e può non essere più in grado di elaborare correttamente le informazioni visive portando disturbi visivi o appunto alla perdita parziale o totale della vista.
Oltre alla pressione oculare vi sono altre cause più o meno dirette che possono portare allo sviluppo del glaucoma, come:
- Ereditarietà;
- Diabete o pressione sanguigna alta;
- Uso di alcuni medicinali e/o steroidi;
- Traumi o incidenti;
- Cornea sottile;
- Miopia o Ipermetropia marcata;
- Età (superando i 40 anni).
I SINTOMI
Spesso capita che questa condizione non sia segnalata da nessun sintomo finché il nervo oculare non risulta ormai compromesso. Ecco perché la migliore soluzione è una visita oculistica generale periodica. Oltre alla pressione oculare alta (che deve essere misurata da uno specialista) ci sono altri campanelli d’allarme che possono aiutarci a comprendere che qualcosa non va, come:
- Visione offuscata o appannata;
- Occhio arrossato e/o dolorante;
- Mal di testa;
- Visione di punti scuri;
- Nausea e vertigini;
- Riduzione del campo visivo.
Nel momento in cui si percepisce una perdita seppur parziale della vista, il danno lo si può solo contenere, ma ciò che è perso non può più essere recuperato. Ecco perché, e lo stiamo ripetendo, l’esame della vista è l’unico modo per individuare il glaucoma e prevenire la perdita visiva.
TIPI DI GLAUCOMA
Vengono fatte le seguenti distinzioni principali:
- Glaucoma ad angolo aperto; Dal lento e progressivo sviluppo causato proprio da una alterazione dei sistemi di deflusso dell’umor acqueo.
- Glaucoma ad angolo chiuso; L’ostruzione del deflusso è brusca e improvvisa tanto da portare a dolore oculare, nausea, vomito e a cecità improvvisa.
- Glaucoma congenito; Deriva da un anomalo sviluppo del sistema di drenaggio dato alla nascita ed è l’unica forma di glaucoma che non è prevenibile.
- Glaucoma secondario; Come lo anticipa il nome stesso nasce come conseguenza di altre patologie quali: diabete, ipertensione, assunzione di alcuni tipi di farmaci e talune patologie tumorali.
TEST e DIAGNOSI
Come già detto il miglio modo per prevenire e curare il glaucoma è quello si sottoporsi a visite oculistiche periodiche durante le quali vengono effettuati dei test specifici per l’individuazione di queste anomalie.
Il primo test di solito con cui si procede è la TONOMETRIA che valuta il tono oculare ossia la pressione interna dell’occhio. Ne esistono di due tipi principalmente: senza contatto e con contatto. Nel primo caso al paziente viene letteralmente spruzzato un soffio d’aria sulla cornea, l’operazione è indolore e non pericolosa. Nel secondo caso invece il tonometro imprime una lieve forza sulla cornea per misurarne il valore. Tale test rimane comunque minimamente invasivo, semplice e indolore.
Un secondo test valido è la PACHIMETRIA CORNEALE che consente di misurare lo spessore della cornea. Questo parametro accostato al valore rilevato dalla tonometria definisce l’affidabilità della misurazione della pressione oculare.
Un altro test molto frequente è la GONIOSCOPIA, in grado di esaminare l’angolo anatomico tra la cornea e l’iride nell’intento di identificare il meccanismo responsabile dell’alterato deflusso acqueo aiutando nella definizione del glaucoma e nell’orientamento conseguente della terapia.
Va comunque detto che sia in fasi di diagnosi che in fase preventiva anche il TEST DEL CAMPO VISIVO aiuterà a monitorare la situazione definendo la presenza o meno di un glaucoma.
COME SI CURA?
Il primo approccio è quello meno invasivo con l’utilizzo di COLLIRI betabloccanti in grado di abbassare la pressione oculare del 20/25% agendo sulla produzione di umor acqueo, oppure l’utilizzo di colliri a base di prostaglandine se i primi non dovessero funzionare. In associazione o in sostituzione a quelli sopra citati vi sono anche dei colliri inibitori dell’anidride carbonica in grado di limitare la produzione di umor acqueo.
Quando i risultati non sono ottimali su può decidere di intervenire con la CHIRURGIA. Esistono tecniche differenti in base al tipo di glaucoma e alle caratteristiche del paziente. Solitamente è possibile procedere con la chirurgia LASER in regime ambulatoriale, ma quando ciò non è possibile o controindicato allora la chirurgia tradizionale ci viene incontro disostruendo le vie di deflusso e/o creandone di nuove.
PREVENZIONE
Ma quante volte lo abbiamo già sentito (e anche scritto)? La prevenzione rimane sicuramente l’arma migliore. Quindi visite oculistiche periodiche possono rivelarsi lo strumento vincente in casi come questo.
Più di tutto però per capire se si è predisposti o affetti da glaucoma L’OSSERVAZIONE rimane la parola d’ordine. Effettuare i test sopra citati con cadenza regolare fornisce uno storico importante in grado di individuare la formazione del glaucoma e PREVENIRE la perdita del campo visivo e la cecità. Soltanto con lo studio dell’andamento del campo visivo e della pressione oculare si può valutare il tipo di terapia adeguato.
Ci sono patologie che possiamo evitare solo attraverso una valida e attenta prevenzione. Il glaucoma è una di queste.
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